Archivi del mese: Gennaio 2018

Ferai Teatro – rassegna teatrale “Tutto su Eva”, 24-25 febbraio 2018

Per festeggiare i nostri primi dieci anni, abbiamo deciso di affidare alle classi della nostra scuola “Il Mestiere dell’Attore” gli spettacoli che abbiamo prodotto in questi anni: una sorta di omaggio ai nostri allievi, al pubblico, a noi stessi e agli spettacoli che hanno costituito tasselli importanti del nostro percorso. Eccoli:

Sabato 24 febbraio:

ore 18 – “Dorra: The Blessed Dark” – Troviamo conforti, troviamo da stordirci, acquistiamo abilità con le quali cerchiamo d’illuderci, ma l’essenziale, la strada delle strade, non la troviamo. Nel mentre corriamo freneticamente, clandestini nella nostra stessa vita, passando da una scena all’altra e cadendo in un’unica direzione: verso noi stessi. Un viaggio nei nostri riti quotidiani e storici, nella nostra purezza e dannazione. Tratto dagli spettacoli “El hombre mas cercano a Dios” (2010) e “Yakamoz” (2013), suggestioni di tempo e spiritualità della carne, oltre gli schemi.

ore 21 – “Claudia K: Freakshow” – Cosa siamo disposti a fare pur di diventare famosi? Killer Star, opinionisti, veline spasmodiche, santoni col naso rosso e occhi come luci di Natale rotte, l’argomento del nostro provino è la sfacciataggine e la nostra prova della settimana è immolare un nuovo eroe sulle testate dei giornali, saremo il tuo video che ha commosso il web, immortali e ricoperti da una pioggia di champagne in un’aura di fuochi d’artificio, finché non ci sentiremo bene. Fame di fama, morte e ossessione, anime spregiudicate pronte a tutto. Tratto da uno dei primi  clamorosi successi di Ferai Teatro, ossia “Snuff – pornografia allo stato impuro” (2011).

Domenica 25 febbraio:

ore 18 – Yerma: Anima Fuggente” – Tratto da “Intrannias de amargura” (2016), spettacolo in lingua sarda liberamente ispirato ad alcuni lavori di Federico Garcia Lorca, “Yerma – Anima Fuggente” è la storia di desiderio, la storia di onore e tradimento, di sinuose ombre andaluse e di penitenti, di infezioni dell’anima e di apparizioni surreali e languide. Una tragedia onirica ambientata in un non-luogo che potrebbe essere qualsiasi punto della Spagna o del Mediterraneo, forse all’inizio del secolo scorso… ma ha davvero importanza il tempo quando l’emozione è così forte da rispecchiare quello che siamo davvero in questo momento? Travolgente, appassionante, drammatico: una esclalation emotiva che porterà il pubblico molto lontano.

ore 21 – “Virginia: Special Need” – Tratto da “La dolce morte di Virginia G.” (2014) e da “Il diario di Virginia G.” (2016) “Virginia: Special Need” è uno spettacolo sul lato più segreto delle donne affrontato dalla classe Kammerspiele. La paura è un qualcosa che si teme possa accadere. Ogni buon film dell’orrore è basato sulla suspance, sull’attesa del terrore e non sulla paura stessa. Ha vissuto così la sua vita, lo spettro di Virginia G. come un romanzo gotico, nascosta dietro le piccole paure. Lei che ha provato bisogno e desiderio più di chiunque altro a questo mondo, adesso vuole solo scomparire, trasformare la rabbia in desiderio e perdersi: perché perdersi è meraviglioso.

Gli spettacoli, scritti e diretti da Ga&Andrea Ibba Monni saranno seguiti come sempre dal workshop di fotografia di scena di Sabina Murru; 

[email protected]m – 3472763337 – Biglietteria aperta dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 21 alla Ferai Arts Factory, via Dolcetta 12, Cagliari

biglietto singolo 7 Euro; biglietto giornaliero: 10 Euro (invece che 14 Euro); intera rassegna 20 Euro (invece che 28 Euro)

MY BFF ANNIE – Note di regia di Federica Musio

Foto di Sabina Murru

MY BFF ANNIE (clicca qui per l’evento facebook) è un puzzle anatomico al contrario. È un precario equilibrio tra onnipotenza e miseria. È razionalità che come un bisturi incide e separa, riducendo il corpo e il cuore in piccoli frammenti nel vano tentativo di privarli del loro peso. È un gioco al massacro in cui la vittima designata è la propria fragilità. MY BFF ANNIE è fame abortita che diventa metastasi.

Nel lavoro MY BFF ANNIE tornano due temi che avevo già affrontato in lavori passati. In “paracompletezze imperfette” il rapporto con i sentimenti, o meglio il tentativo di una loro comprensione attraverso la logica e la ragione; tentativo fallimentare in partenza come ben intuibile. Il secondo lavoro era il personaggio di “Anna” in Stardust, bulimica e anoressica, quindi un lavoro legato allo studio dei meccanismi di controllo del proprio corpo, apparentemente fini a se stessi ma in realtà costruzioni necessarie a non finire in balia di ansie e paure ancor più grandi. Il personaggio che ci si trova davanti in scena è allo stesso tempo di una forza che sfiora l’onnipotenza e di una fragilità infinita, con il coraggio di sfidare la morte e il terrore di ricevere una carezza. La ragazza in scena è allo stesso tempo inquietante e patetica come sempre sono i folli visto attraverso lo sguardo dei sani.MY BFF ANNIE è per me in fondo un pretesto per parlare della paura di vivere davvero e di mostrarsi in tutta la propria fragilità.

Federica Musio

Foto di Sabina Murru