Archivi del mese: Agosto 2018

Laboratori teatrali 2018-2019 di Ferai Teatro

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Classe Ferai/Odeon – martedì e giovedì 17-18.45
“PASSIONI… A VILLANOVA: PRIMA PUNTATA” 
È morto il ricco possidente cagliaritano Alan Michael Lecis Cocco Ortu De Joannis Aymerich, magnate della fabbrica di Gassose “ tutti i parenti e gli amici si ritrovano alla sua veglia funebre: pronti a far riemergere antichi rancori e amori mai sopiti, si contenderanno l’eredità a suon di colpi di scena. Una commedia brillante, una soap opera comica da palcoscenico, per tutta la famiglia.

Classe Ferai/Kammerspiele – lunedì e mercoledì 19-20.45
“CHI HA UCCISO LA MADRE BADESSA?”
In una casa di cura in cui convivono monache e degenti in rehab, viene ritrovato il cadavere della madre badessa. Tutte sono sospettate: dalle infermiere alle degenti, dalle dottoresse alle segretarie d’amministrazione.
Indagano una suora intraprendente con la maldestra assistenza di una giovane e bizzarra infermiera.
Una commedia demenziale, con canzoni, coreografie e tantissime risate!

Classe Ferai/Abadìa – venerdì 19-21
“DUMB WAYS TO DIE”
Nel 1975, l’artista Bas Jan Ader intraprese un viaggio in solitaria nell’Atlantico su una piccola barca a vela, l’esperimento avrebbe fatto parte della performance ‘In Search of the Miraculous’. La barca fu ritrovata al largo delle coste irlandesi; il corpo non fu mai ritrovato. Chris Burden affermava che non c’è niente di strano e che può capitare che mentre stai facendo un pezzo artistico esci di scena. Non è qualcosa di grave. Esci di scena dalla vita. È più stupido morire d’ignavia in un mondo che si mostra sempre più reazionario o inchiodarsi i testicoli al pavimento della Piazza Rossa di Mosca in segno di protesta come Petr Pavlensky nel 2013? Qual è il confine tra provocazione e insurrezione? Qual è il confine tra vivere stupidi e morire stupiti? La percezione della stupidità (e dello stupore) cambia a seconda dell’era sociale. La percezione della perversione cambia a seconda dell’era sociale. Oggi non guardiamo indietro sui libri di storia, guardiamo avanti come veggenti. Guardiamo quest’arte che è detta superata e che non lo è. Questa umanità che si dice persa e che non lo è. Questo definirci stupidi quando siamo innamorati, quando invece è tutto il contrario, è nell’amare che siamo più intelligenti. E nell’amare la vita sopra ogni cosa.

Classe Ferai/La Fenice – lunedì e mercoledì 21-22.30
“SYLVIA PLATH: IL RICHIAMO FATALE DELLA PERFEZIONE”
La vita e le opere della poetessa icona, morta suicida a soli trent’anni si fondono per creare uno spettacolo struggente, intenso, onirico e conturbante: realtà e finzione si mescolano per dare voce a un’anima controversa.

Classe/Baby Ferai – mercoledì 17-18.45
“COME IL CIRCO D’IMPROVVISO” 
(dai 4 ai 10 anni)
I personaggi del Circo, il bello e il brutto del lavoro dell’artista circense reso in uno spettacolo divertente e comico. Grande spazio al lavoro fisico e all’improvvisazione, esercizi mirati sui tempi comici e sull’espressività. Gli obiettivi del corso sono lo studio teatro in tutti i suoi aspetti, dalla propedeutica ai giochi teatrali per stimolare la creatività, allenare l’Espressività in ogni sua forma, la gestione dello spazio e il profondo ascolto dell’altro per una più intensa esperienza sia in scena che nel campo relazionale, si impareranno anche tecniche della Vocalità e della respirazione senza escludere però l’uso del corpo sviluppando i vari personaggi soprattutto con l’aiuto di tecniche d’improvvisazione. 

Classe Ferai/Puerilia – venerdì 17-18.45
(dai 10 ai 14 anni) 
“CAPRICCI DIVINI”
Le figure della mitologia Greca traslata ai giorni nostri attraverso uno spettacolo comico che farà affrontare ai partecipanti i tempi comici, esercizi mirati al potenziamento dell’espressività e lo studio dei ritmi cercando sempre di imparare divertendoci e di divertire divertendoci. Gli obiettivi del corso sono lo studio teatro in tutti i suoi aspetti, dalla propedeutica ai giochi teatrali per stimolare la creatività, allenare l’Espressività in ogni sua forma, la gestione dello spazio e il profondo ascolto dell’altro per una più intensa esperienza sia in scena che nel campo relazionale, si impareranno anche tecniche della Vocalità e della respirazione senza escludere però l’uso del corpo sviluppando i vari personaggi soprattutto con l’aiuto di tecniche d’improvvisazione. 

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